Quella intitolata a Umberto Di Donato (Presidente e fondatore), è un’associazione senza fini di lucro nata nel 2006 che ha per Statuto lo scopo di promuovere iniziative culturali, lo svolgimento e l’assegnazione di premi letterari e la raccolta, conservazione e catalogazione delle macchine da scrivere. Oggi l’obiettivo principale, oltre a promuovere come sempre il patrimonio culturale del Museo, è conquistare un luogo espositivo che garantisca al pubblico un’adeguata fruizione dell’importante collezione.
Tra le attività promosse in tanti anni dall’Associazione, alcune tappe eccezionali sottolineano l’interesse e la rarità che questi oggetti e la loro allure sono capaci di risvegliare. Ad esempio la riedizione in Dvd dell’originale disco 33 giri in vinile “Musica per parole”, il metodo prodotto dalla Olivetti nel 1950 e fornito ai clienti che acquistavano una Lettera 22 in abbinamento alla loro macchina: anche la voce di Mario Soldati, nientemeno, concorre ad insegnare l’uso della tastiera con le dieci dita senza guardare i tasti: memorabile, da fonoteca, lo sketch alla traccia 12 sul tema calligrafia-dattilografia. In vendita presso il Museo. Vanno poi ricordati gli incontri internazionali tenuti da Umberto all’estero e quelli che si sono svolti al museo, come la visita del professor Thomas S. Mulleney, Assistente di Storia Cinese al Dipartment of History della Stanford University di Los Angeles, arrivato per studiare la macchina con i caratteri cinesi: centinaia e centinaia di ideogrammi al posto dell’alfabeto. Indimenticabili eventi come il prestito di macchine a vari soggetti: 200 pezzi a Louis Vuitton per l’inaugurazione di un nuovo store della maison a Roma, 80 alla RAI per la realizzazione della fiction “La storia di un sogno” ispirato alla storia dell’ Olivetti, prestito della MP1 Olivetti (la prima portatile) per la mostra “La dolce vita? – Dal Liberty al design italiano 1900-1940” allestita al Musee d’Orsay e successivamente al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale a Roma, prestito della portatile ICO Olivetti appartenuta a Camilla Cederma per la mostra sui sessantanni del settimanale l’Espresso. Una curiosità: i prestiti ad alcuni candidati giornalisti professionisti per il superamento della prova di esame, che fino al 2007 imponeva l’uso della macchina da scrivere.
L’adesione all’Associazione prevede una piccola quota annuale di ingresso e dà diritto a ricevere tempestiva comunicazione su iniziative ed eventi, oltre a sconti consistenti sull’acquisto dei libri.
Lo straordinario numero di pezzi del Museo è stato raggiunto anche grazie alle donazioni di tanti appassionati.
Ogni macchina donata riporta in didascalia il nome del donatore al quale è rilasciata una tessera vitalizia gratuita di ingresso.