Sabato, 26 gennaio u.s., al Centro Commerciale “PiazzaLodi” di Milano abbiamo esposto dieci macchine storiche della nostra raccolta. Contemporaneamente i frequentatori del Centro potevano partecipare ad una gara di dattilografia, dedicata al nostro grande giornalista Indro Montanelli. In palio per il vincitore una portatile “Olivetti Lettera 32”, simile a quella che usava Montanelli. E’ il tredicesimo concorso in cui abbiamo voluto ricordare uno dei migliori giornalisti milanesi dello scorso secolo, amico del Sindaco Gabriele Albertini e di Mario Cervi. Il primo concorso si svolse all’interno del Museo nel 2010 e la consegna del premio avvenne con la partecipazione proprio del grande Mario Cervi. Questa volta, con l’aiuto della gentile prof.sa Lombardo, abbiamo chiesto la partecipazione al più volte Sindaco Albertini (dal 1997 al 2006), ma altri impegni gli hanno impedito la partecipazione. Persona di grandi capacità e correttezza, ci ha inviato la foto della macchina di Montanelli custodita in una bella bacheca nel suo studio privato, e una lunga lettera da cui stralciamo alcuni passi.
“”” Gentile professoressa Maria Lombardo, e Gentile Dottor Umberto Di Donato Milano, 24/01/2019 ore 10,27
Eccovi la foto, per me, preziosissima, ma non solo per me, della: “Bacheca Montanelli”, cimelio, che conservo, nel mio ufficetto, insieme ad oggetti del Cardinale Martini e del Maestro Muti, come ricordi dell’amicizia sincera e della generosa stima, dei tre personaggi, che, a diverso titolo, ciascuno con la loro spiccata e straordinaria personalità, hanno accompagnato il mio doppio mandato di Sindaco di Milano. A tutti e tre, casualmente con cognomi che iniziano per “M”, come Milano, avevo conferito la “Grande Medaglia d’oro”, la massima benemerenza cittadina. “Mi hai dato…l’ “Ambrogione!”, ebbe a dirmi il “Principe dei Giornalisti italiani”, il giorno del conferimento, con la Sua consueta, autoironica, folgorante efficacia! Encomiabile la Vostra iniziativa di ricordare il Grande Giornalista, Maestro di Etica Civile, per cittadini che, numerosissimi, lo leggevano ed ancora lo leggono e Maestro di scrittura per i numerosi giornalisti, che provarono a imitarlo, senza, tuttavia raggiungere la Sua ineguagliabile perfezione, attraverso, simbolicamente, il mezzo che usò per lasciarci i Suoi impareggiabili scritti. Oggi la macchina da scrivere è considerato un mezzo obsoleto, sostituito dai computer, dalla scrittura elettronica, ma certo non è obsoleto il ricordo di una “Personalità Straordinaria”, come Indro, che si avvalse di quel mezzo, fino ai Suoi ultimi giorni, facendo accompagnare i Suoi pensieri dal ticchettio della tastiera, che li trasformava in parole scritte. Auguro ogni successo alla Vostra iniziativa e mi complimento con il vincitore o la vincitrice della gara di dattilografia, che, non nel contenuto ma nel modo di scrivere, avrebbe certamente superato il Grande Indro, che, seppure velocissimo, sarebbe stato battuto, come dattilografo… usava due dita su dieci! Un caro saluto!
Gabriele Albertini ”””
Ebbene, il contenuto di questa lettera vale più della sua presenza, e noi lo ringraziamo sentitamente. Dobbiamo pure aggiungere che la sua preziosa missiva ha reso onore al nostro lavoro ed è stato di buon auspicio per il risultato della gara, perché la “Lettera 32” è stata vinta da una graziosa dattilografa che ha usato solo “due dita su dieci”, si chiama Tania Trasquier, ha una forte personalità, ed ha la bella età di 83 anni. Dopo avere ritirato la sua bella vincita, ha afferrato la valigetta contenente il meritato premio e con la grinta di una giovinetta, di corsa si è avviata verso casa. Ma prima di allontanarsi si è girata per gridarci, in segno di riconoscenza: “Verrò presto a trovarvi al Museo!”