Visita d’eccezione al Museo della Macchina da scrivere domenica 19 febbraio: venti soci del Comitato di quartiere Azalee di Trezzano sul Naviglio, con la presidente Luisa Ferrari e il consigliere Gianni Fiorella, veterano dell’istituzione, si sono recati al Museo di via Menabrea per assistere alle spiegazioni, narrate come affascinanti racconti, dal fondatore Umberto Di Donato.
In particolare, il focus è stato su una serie di macchine risalenti al XVIII secolo e su quelle originali usate da personaggi significativi del mondo politico e culturale del nostro Paese (tra le altre, quelle appartenute al presidente della Repubblica Francesco Cossiga, spedita al Museo direttamente dalla Camera dei Deputati; alla scrittrice dell’Espresso Camilla Cederna: alla giornalista fondatrice del Mattino di Napoli Matilde Serao; al magistrato di Cassazione Gustavo Gambarota; al professore universitario de La Sapienza di Roma e scrittore Luciano Petech; alla conduttrice televisiva Silvia Annichiarico).
Grande successo ha riscosso anche la storia di Lilly, figlia dell’inventore di macchine da scrivere newyorkese di fine ‘800 Cristopher Sholes, alla quale il padre faceva testare i suoi prototipi: prima dattilografa della storia, ha dimostrato di poter affiancare l’uomo anche in questioni amministrative, dando inizio al seppur lento processo di parificazione tra i generi.
Di Donato ha mostrato quindi il complesso funzionamento della “calcolatrice a manovella Facit” costruita nel 1935, da lui stesso usata nel corso del suo lavoro come impiegato di Primo livello nella più importante banca milanese, con sede in Piazza Scala, alla fine degli anni ’50.
La visita è stata allietata anche dall’arrivo del Presidente del Municipio 9 di Milano, Giuseppe Lardieri, con la moglie Filomena, da considerarsi a buon diritto un “cofondatore” del Museo, perché grande sostenitore fin dagli esordi, significativo “bene culturale” della Zona 9, una delle più popolose di Milano (circa 181mila cittadin)i.
Per informazioni rivolgersi al cell. 3478845560.