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A Pavia, città di papi e Longobardi, le macchine del Museo in mostra e un concorso di dattilografia

23 gennaio 2017

La città di Pavia, chiamata anche “seconda Roma” dal 2 al 4 di febbraio ospita una mostra con i pezzi più importanti del Museo della Macchina da Scrivere di Milano, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura.

La mostra, aperta al pubblico dalle 10,30 alle 17,30, si terrà nella Sala espositiva della prestigiosa cappella “Santa Maria” fatta costruire nel cuore del borgo medioevale alla fine del X Secolo dal giudice e messo imperiale Gualtieri accanto alla sua abitazione privata, e consacrata dal Papa Urbano II nel 1096.

Una calcolatrice Facit del 1935, che sarà esposta a Pavia.

Una calcolatrice Facit del 1935, che sarà esposta a Pavia.

Una Williams del 1887, una delle macchine conservate al Museo di Milano che verranno esposte a Pavia.

Una Williams del 1887, una delle macchine conservate al Museo di Milano che verranno esposte a Pavia.

In questo scrigno di storia a cultura, ubicato in Piazza della Vittoria (già Piazza Grande, resa celebre dal compianto Lucio Dalla), Umberto Di Donato, fondatore e animatore del Museo, con il patrocinio di Giacomo Galazzo, assessore alla Cultura, Turismo e Legalità, esporrà i suoi pezzi più rari di machine da scrivere e calcolatrici meccaniche. La mostra è ancora più significativa per Pavia, considerato che proprio in questa zona d’Italia tra Lombardia e Piemonte, prima dell’Unificazione, ci furono numerosi tentativi per costruire una macchina meccanica adatta a scrivere individualmente con i caratteri di stampa, inventati a Magonza nel 1450 da Johann von Gutenberg. I tre personaggi di inizio ‘800 della zona legati alla storia della macchina da scrivere sono Pietro Conti di Cilavegna, Giuseppe Ravizza di Novara, Pellegrino Turri di Castelnuovo.

Una Olivetti M1 del 1911, in esposizione a Pavia.

Una Olivetti M1 del 1911, in esposizione a Pavia.

La vera novità per la città, però, è il concorso di dattilografia, a cui potranno partecipare tutti i ragazzi dai 10 ai 16 anni della provincia di Pavia, sia individualmente che a gruppi organizzati dalle scuole.
Il ragazzo che commetterà meno errori nel copiare un breve testo di Indro Montanelli, al quale è dedicato il concorso, riceverà in premio una macchina da scrivere Olivetti funzionante.

Sin dalle ore 10,30 del giorno 2 febbraio sarà libero l’accesso alla Mostra e al Concorso. L’inaugurazione è prevista per le 17,30 con la partecipazione dell’Assessore Galazzo, e di altre autorità.
La chiusura e la premiazione del vincitore si svolgerà sabato 4 febbraio alle 17,30 e sarà preceduta dalla conferenza su “La Storia della Scrittura – dalle incisioni rupestri al mouse”, tenuta dal Presidente del Museo.

L’ingresso alla Mostra e la partecipazione al concorso di dattilografia sono gratuiti. Per eventuali ulteriori informazioni 3478845560 o o umberto1935@libero.it

A Pavia, città di papi e Longobardi, le macchine del Museo in mostra e un concorso di dattilografia was last modified: gennaio 28th, 2017 by Saverio Paffumi
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Nel 2006, grazie allo spirito di iniziativa di un appassionato collezionista, Umberto Di Donato, nasceva a Milano, nel suggestivo quartiere Isola, il Museo della Macchina da Scrivere: 200 pezzi comprese alcune macchine da calcolo. Oggi, a distanza di dieci anni, la collezione ammonta a 1800 macchine...

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Quella intitolata a Umberto Di Donato (Presidente e fondatore), è un’associazione senza fini di lucro nata nel 2006 che ha per Statuto lo scopo di promuovere iniziative culturali, lo svolgimento e l’assegnazione di premi letterari...

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