Il 25 e 26 febbraio si è tenuta al polo fieristico LarioFiere di Erba (Como) ErbaElettronica, manifestazione dedicata alle nuove tecnologie e all’informatica, che richiama visitatori specializzati da tutta la Lombardia. Quest’anno l’organizzazione ha voluto abbinare alla “super-tecnologia”, per contrasto, le vecchie macchine da scrivere meccaniche e le calcolatrici a manovella. Così il Museo della macchina da scrivere è stato chiamato a esporre una ventina di pezzi risalenti alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo.
«Ho accettato ben volentieri l’offerta di LarioFiere di partecipare alla manifestazione con uno stand espositivo all’interno della fiera e davvero non avrei mai immaginato tanto interesse», ha dichiarato Umberto Di Donato, presidente e fondatore del Museo di via Menabrea, il quale, come sua consuetudine, non ha lesinato erudite spiegazioni su ogni pezzo in mostra: «Un vero fiume di persone ci ha visitato: vecchie conoscenze già venute al museo di Milano, alcuni donatori e appassionati che ci avevano già conosciuto alle mostre allestite dal Museo negli ultimi anni al Castello di Carimate, a Como all’Università della Terza Età, a Monza, alla Proloco di Muggiò e a Cantù».