Importante collaborazione del Museo della macchina da scrivere a una mostra multuculturale di Milano. Inaugurata nel capoluogo lombardo presso la prestigiosa “Primo Marella Gallery” di via Valtellina, si può ammirare La Sfinge Nera, un’esibizione di opere di artisti contemporanei provenienti dal continente africano, dal Marocco al Madagascar.
L’unicità di questa mostra è rappresentata da una scelta particolare degli organizzatori che, accanto a bellissimi quadri, arazzi, libri, sculture della tradizione del Continente Nero, hanno voluto esporre, in una saletta riservata, anche una vecchia macchina da scrivere, una Royal nera prodotta negli USA nel 1914, prestata all’evento dal Museo della Macchina da scrivere di Milano. Ispirandosi al libro History is not mine che Mounir Fatmi, artista originario del Marocco che vive a Parigi, ha scritto usando una macchina identica, a fianco della macchina sul tavolino sono appoggiati due pesanti martelli, mentre sulla parete di fronte viene proiettato un significativo filmato in cui i tasti di quella macchina sono azionati al suono di pesanti martellate, invece che con le dita.
Quale allegoria e quale messaggio si vuole trasmettere con questo allestimento?
Lo scritto, e quindi le idee, possono essere leggère come piume e di aiuto all’Umanità, ma possono essere anche pesanti e dannose come quelle scritte usando il martello.